Sul lato opposto del Palazzo Comunale sorge la Castellina. E' una salda rocca quadrilatera, con torrioni angolari,costruita per volere di Papa Giulio III, a causa dei continui disordini che si succedettero nella prima metà del XVI secolo.
I lavori iniziarono il 28 Agosto 1554, su progetto di Jacopo Barozzi da Vignola, che concepì la costruzione a metà tra rocca fortificata e palazzo del Governo: doveva essere infatti sede del governatore pontificio, successivamente divenne la sede della Prefettura della Montagna, istituita da papa Pio V nel 1569. Alla severità dell'esterno si contrappone l'eleganze dell'architettura interna, rimangono tracce della decorazione primitiva, così come la memoria del perduto palazzo del podestà: la facciata di questo antico edificio è infatti inglobata all'interno della Castellina.
La porta principale ci conduce nei locali della vecchia Cancelleria Civile e Criminale. Il cortile al centro del palazzo immette in una serie di ambienti: la sala di udienza,della cancelleria;le carceri;le scuderie e la sala di tortura, da cui attraverso un passaggio sotterraneo si può arrivare fuori le mura cittadine. Sulla fonte del cortile vi è una figura togata ricomposta, che i nursini identificano come la statua di Vespasia Polla, madre dell'imperatore Vespasiano. Al primo piano vi erano le sale di rappresentanza, la cappella, l'abitazione del Prefetto e della sua famiglia.
Già nel 1925 la Castellina era stata individuata come la sede del costituendo museo archeologico, il processo di musealizzazione dell'edificio è iniziato però soltanto alla fine degli anni '60, per riprendere dopo il sisma del 1979. Oggi la Castellina è sede di un ricco Museo Civico Diocesano che comprende anche opere di artisti come Jacopo della Quercia e Luca della Robbia. |
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